STAGIONE 2018/2019 TEATRO STORICO OSTERIA NUOVA 


Sabato      Domenica
6 aprile      7 aprile
ore 21.00    ore 17.00

UN BAGNO CALDO




di Sauro Albisani

Un bagno caldo mette in scena nudamente, fino alla brutalità, quel sentimento di "rancura", oserei dire necessario, perciò inevitabile e tuttavia potenzialmente tragico, che lega un figlio al padre. Debbo a Montale la scelta di una parola così affilata: "Guardo la terra che scintilla, / l'aria è tanto serena che s'oscura. / E questa che in me cresce / è forse la rancura / che ogni figliolo, mare, ha per il padre". Sentimento necessario perché al figlio tutti chiedono che prenda il posto del padre, se anche non lo volesse; tragico, perché il padre non vede il figlio che ha avuto e non sa giudicarlo se non ingiustamente, perché non riesce a sfrattare dalla mente il figlio che avrebbe voluto. In questo match spietato non manca il capro espiatorio, che non sempre è il figlio. Tanti figli finiscono, seppure incolumi, vittime del padre; forse al-trettanti padri, se non fisicamente, vittime dei loro figli.

Il tema (perenne più che attuale) è declinato sotto l'apparenza ingannevole del dramma storico, che ci riporta agli ultimi anni della parabola politica di Nerone e precisamente all'epoca della congiura pisoniana, liquidata dall'imperatore, com'è noto, in un bagno di sangue. Tra le vittime c'è Seneca, l'antico pedagogo di Nerone fanciullo, nel quale il sovrano ormai in odor di follia, crede di riconoscere il proprio padre segreto, il vero padre. Ma come strappare a Se-neca la verità? Uno stoico non teme la morte e Nerone lo sa. Bisogna ricattarlo negli affetti, che il filosofo custodisce gelosamente fin dai tempi remoti della Consolazione scritta in esilio per la madre Elvia...

S. A

atto unico della durata di un'ora e trenta circa

Compagnia teatrale "I Segugi"

Regia: Sauro Albisani

Interpreti: Nicola Michelassi - Gregorio Albisani                                                               Bernardo Isoldi - Ilaria Favini                                                                            Niccolò Bini (violoncello)

Assistente alla regia: Ilaria Favini

Luci: Costanza Albisani

CAVEA VIRTUALE

L'impressione di fondo è di una classicità rievocata dall'interno che informa il senso e l'andamento di tutto; le frasi sono quasi sempre sentenze, che richiamano la densità concet-tosa dei latini e spesso sembrano pensate in latino, tanto che l'apparire di un'espressione lati-na risulta naturale. Il ritmo rifà più volte quello delle sticomitie delle tragedie greche. Ma in tutta questa struttura sinceramente classica irrompono parole, modi di dire e di fare nostri, an-che plebei, che invece di turbarla la integrano e la autenticano.
Giganteggia Nerone, esplorato nelle sue torsioni interne che oggi riconosciamo come a-berrazioni pre-naziste, ma anche nei suoi tormenti umani che non mancano mai in un sommo criminale, soprattutto se rivisitato dalla letteratura e dal teatro. Ma non gli mancano neanche coloriture vagamente petroliniane, che ne fanno un grande e variegato personaggio da palco-scenico. Seneca ci appare un po' come il controcanto altamente morale del coro, riscattato però scenicamente dalla implicazione mortale che non lo lascia ai margini ma lo mette al cen-tro dell'azione.
Il versante "comico" è affidato al servo Pirro, forse la figura più originale, la cui umani-tà esasperata e indifesa può suscitare il riso ma anche genuina compassione. E infine Elvia appare come il tessuto connettivo sentimentale del confronto tra i protagonisti o addirittura come la dea ex-machina della vicenda.
Roberto Herlitzka

Compagnia teatrale "I Segugi"

La compagnia teatrale "I Segugi", è diretta dal poeta e drammaturgo Sauro Albisani, già discepolo di Orazio Costa, direttore artistico del Teatro Borsi di Prato. Tra le sue pubblicazioni la raccolta poetica La valle delle visioni (Premio Viareggio 2012) e il dramma Campo del sangue.

La compagnia, composta da Sauro, Costanza e Gregorio Albisani, Ilaria Favini, Bernardo Isoldi e Nicola Michelassi, nasce nel 2016 col progetto di allestimento del dramma storico-psicologico Un bagno caldo,di Sauro Albisani, andato in scena con successo in Toscana e in Sicilia. Ha poi recitato a Firenze un'altra pièce nata in seno alla compagnia, Didascalia comica di Nicola Michelassi, e sta proseguendo la sua attività, oltre che con la produzione drammaturgica originale, con un'attenzione particolare al repertorio novecentesco. Rifiutando facili sperimentalismi di maniera, la Compagnia dei Segugi predilige un teatro di parola in cui gli elementi di tradizione o di innovazione siano al servizio di una profonda ricerca della dimensione psichica, in cui si riconosca la cifra dell'autenticità e della credibilità.